“Grom Loves World”, vi sveliamo i particolari del progetto che vuole dimostrare l’impegno dell’azienda omonima in tema di responsabilità sociale e ambientale.
“Il mondo è uno solo, e ce lo stiamo mangiando da sotto i piedi giorno dopo giorno- si legge nell’abstract del progetto "Grom loves world"- Non è certo un gran merito, ma nel nostro piccolo abbiamo deciso di dimostrare quanto sia importante fare la nostra parte: perché è venuto il momento di smettere di parlarne ed è venuto il momento di fare.
Grom è una gelateria dall’impronta particolare, di proprietà di due giovani torinesi, che qualche anno fa hanno stabilito i cardini della loro azienda: utilizzare carta certificata (Fsc), ovvero che provenga da foreste gestite responsabilmente.
Grom è una gelateria dall’impronta particolare, di proprietà di due giovani torinesi, che qualche anno fa hanno stabilito i cardini della loro azienda: utilizzare carta certificata (Fsc), ovvero che provenga da foreste gestite responsabilmente.
E non è tutto: Grom ha infatti deciso di sostituire la plastica (che deriva dal petrolio) con la bioplastica, che deriva invece dall’amido di mais: il MaterBi consente infatti di consente di diminuire le emissioni di gas ad effetto serra, ridurre il consumo di energia e di risorse non rinnovabili.
In tutti i punti vendita della catena (22 sparsi nell’Italia settentrionale, senza dimenticare quelli di Parigi, New York e Tokyo) inoltre è stata adottata la raccolta differenziata di tutti i materiali utilizzati nel consumo di un gelato (coppette e carta da un lato, coni e cucchiaini dall’altro).
Infine, l’azienda agricola Mura Mura (10 ettari a Costignole d’Asti), uno dei fornitori di Grom, coltiva pere, fichi, albicocche, pesche, meloni e fragole rispettando la natura con metodo biologico e senza l’utilizzo di prodotti nocivi.